Perchè praticare i 108 Saluti al Sole – Benefici

Solstizio d’estate, International Yoga Day e 108 Saluti al Sole

Molti di voi mi hanno chiesto i benefici della pratica dei 108 saluti al sole che da un paio di anni, pratico in occasione del Solstizio d’estate e d’inverno.

Innanzi tutto vi consiglio di leggere questi due articoli, dove potrete trovare informazioni sul significato di questa pratica e perché sono 108.

https://insinergia.ra.it/saluto-al-sole/

https://insinergia.ra.it/108-saluti-al-sole-un-energia-trasformativa/

Saluto al sole tadasana

Cosa rappresenta per me la pratica dei 108 Saluti al Sole?

Non è semplice spiegare a parole la sensazione e i benefici donati da una pratica, soprattutto perché, agendo a livello fisico, mentale, emotivo ed energetico stimola in ognuno di noi qualche cosa di differente in base al periodo e alle sfide che stiamo vivendo.

Per me lo Yoga è un mezzo di consapevolezza che mi permette di riconoscere le emozioni, i blocchi, i messaggi del mio corpo e attraverso questi segnali, imparare a stare, lasciare andare o fluire.

La pratica dei 108 saluti al sole, per diversi motivi, porta l’attenzione e aumenta a dismisura le sensazioni che viviamo quotidianamente.

Questo perchè è una pratica introspettiva, non guidata e vissuta in solitaria. Ognuno è libero di fermarsi ogni qual volta ne sente la necessità, per riprendere la pratica quando poi si sente pronto fisicamente o emotivamente.

In secondo luogo, questo Vinyasa ripetuto 108 volte eseguito sopra il canto di un mantra anch’esso ripetuto 108, volte ci porta a riprodurre i movimenti in maniera automatica dando spazio al nostro inconscio e alla nostra mente di emergere, muoversi e manifestarsi.

Paragono questa pratica per uno Yogi come una maratona per uno sportivo.

La preparazione è importante ma non determinante alla conclusione della gara.

Secondo i saggi, la pratica dei 108 saluti al Sole sarebbe alla portata di tutti:

“L’unico ostacolo al suo compimento è la mente, che blocca il normale fluire delle energie e quindi ferma il corpo.”

Vivo questa pratica come un profondo viaggio dentro di me.

Mi piace osservare la mia mente, dall’ esterno, come un’osservatore che guarda una scena in cui non è coinvolto emotivamente, cercando di non farmi influenzare da essa.

Saluto al sole uttanasana

Man mano che si pratica emergono diverse emozioni, sensazioni, pensieri e ricordi.

Si vive la fase dell’eccitamento dove non si sente la fatica, la gioia della condivisione, lo sconforto del corpo affaticato, la fatica della solitudine, la mente stanca e la voglia di mollare, l’ego che non lo consente, la paura di non farcela, il giudizio interiore, la voglia di arrivare alla fine…

e tu osservi, diventi consapevole dei messaggi del tuo corpo e allo stesso tempo dei sabotaggi della tua mente.

Se ti fermerai, porta l’attenzione al pensiero, emozione, ricordo emerso nel momento appena prima di mollare, quando hai deciso di fermarti, quello sarà il tuo Maestro.

Paura di non farcela? Stanchezza? Solitudine? Noia? Introspezione?

E se non ti fermerai nonostante il tuo corpo o la tua mente siano stanchi o ti segnalino dolori… forse sei una persona che continua a commettere gli stessi errori pur di non ascoltarsi? Mettiamo davanti a noi e al nostro benessere gli altri o il nostro ruolo?  Abbiamo paura del giudizio?  L’ ego ci fa pensare ad una resa? Pensiamo che il nostro corpo debba essere al nostro servizio?

Non c’è giusto, né sbagliato.

Questa meravigliosa pratica è solo un veloce e straordinario mezzo per conoscere e riconoscere, la nostra mente, i nostri conflitti e le emozioni in disequilibrio in noi.

Portata nella vita, ci aiuta a riconoscere i sabotaggi della mente e le nostre ferite emotive.

Ci aiuta a portare attenzione su quali emozioni ci fanno mollare, quando invece saremmo dovuti andare oltre, e su qual, ci portano ad andare oltre, quando dovremmo fermarci. Ci aiuta ad addomesticare la mente perché diventi nostra alleata e non nostra rivale.

Non c’è giudizio, c’è solo scoperta, unione, trasformazione, consapevolezza.

E’ una pratica vissuta in completa solitudine, ma al tempo stesso, la forza del gruppo, l’energia, il flusso unico del respiro è davvero tanto presente, sostiene e supporta.

Siamo circondati di forze invisibili che ci supportano, sempre e ovunque. Ognuno di noi è parte del tutto, dello stesso progetto, non c’è separazione e lì possiamo sentire questa potente energia.

Se una persona non può praticare per problematiche fisiche, può stendersi o rimanere seduta sul tappetino durante la pratica, ma anch’essa otterrà benefici dalla pratica.

Personalmente, ogni volta che faccio questa pratica scopro nuove cose di me, mi aiuta a diventare più consapevole, più connessa al momento presente.

Non voglio condizionare il vostro sentire, voglio che sia un viaggio di scoperta anche per voi…

spero sarete presenti in tanti, perché per me è una pratica a cui sono particolarmente legata.

Quest’anno ho deciso di portare questa pratica nella meravigliosa Piazza di Faenza, Piazza del Popolo, l’unione tra le persone e gli incontri una volta avvenivano nelle piazze ed è da qui, che a mio avviso, lo Yoga dovrebbe ripartire.

Ringrazio il Comune di Faenza per aver reso possibile l’organizzazione dell’evento e ad alcune scuola Yoga di Faenza e insegnanti che, affascinate dal progetto, hanno deciso di collaborare per renderlo ancora più forte e ricco energeticamente.